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PROGRAMMA RIABILITATIVO DOPO IMPIANTO AUTOLOGO DI CONDROCITI
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PROGRAMMA RIABILITATIVO DOPO IMPIANTO AUTOLOGO DI CONDROCITI
* Dr. G. Melegati: Istituto Ortopedico Galeazzi – Milano
** Dr. Alberto Gobbi: Orthopaedic Arthroscopic Surgery Int. Milano
Il programma rabilitativo dopo innesti condrocitari non e’ ben documentato in letteratura e richiede una buona conoscenza del gesto chirurgico e dei tempi biologici di riparazione del tessuto; il riabilitatore inoltre e’ tenuto a studiare e conoscere gli effetti che carico, esercizi ed utilizzo di eventuali terapie fisiche producono sul tessuto riparato.
Il nostro protocollo riabilitativo prevede 4 fasi:
Fase 1: Fase della protezione dell’innesto (0-6 settimane)
Fase 2: Fase di transizione (6-12 settimane)
Fase 3 Fase della maturazione (12-24 settimane)
Fase 4: Fase del recupero funzionale (24-52 settimane)
Il passaggio da una fase alla successiva e’ dettato dal raggiungimento di determinati obiettivi.
Fase 1: Fase della protezione dell’innesto (0-6 settimane)
Obiettivi:
- protezione del tessuto dal carico assiale e dalle forze tangenziali
- controllo del dolore e della infiammazione
- recupero completo dell’estensione
- graduale recupero della flessione
- recupero del controllo neuromuscolare del quadricipite
1. Tutore: tutore bloccato a 0° di estensione durante la deambulazione e sbloccato di notte per le prime 2 settimane
Carico: scarico completo per 15 gg., carico sfiorante alla 3-4 settimana, carico parziale (circa il 25% del peso corporeo) alla 5-6 settimana
2. uso di sistema di raffreddamento continuo in fase post operatoria immediata e farmaci antinfiammatori non steroidei
3. posture in estensione
4. graduale recupero della flessione : CPM (0°-40°) per 4-8 ore al giorno per le prime due settimane e incremento giornaliero del r.o.m. di circa 5 gradi /die ( quanto tollerato), esercizi di flessione passiva assistita due volte /die ( con l’obiettivo di raggiungere circa 90° di flessione dopo la seconda settimana, circa 105° dopo la quarta settimana, circa 120° dopo la sesta settimana) .Iniziamo inoltre in questa fase la mobilizzazione della rotula prima in senso medio-laterale e quando la ferita e’ in ordine anche in senso prossimo-distale
5. rinforzo muscolare: esercizi di flesso-estensione del piede a ginocchio esteso con elastici (progressione dal giallo al rosso), esercizi di co-contrazione isometrica multiangolo (0°-30°-60°-90°) di estensori-flessori di ginocchio, leg-extensione a carico naturale e con r.o.m tra 90°-40°,esercizi di streight leg rise a paziente supino sul fianco e prono, leg-press isometrico multiangolo (0°-30°-60°-90°) dalla 4 settimana, cicloergometro se e’ stata raggiunta una flessione=> 90°. Eventuale ricorso a elttrostimolazione di quadricipite (VMO e VL) se permane una marcata ipotrofia.
In questa fase introduciamo inoltre esercizi di recupero della sensibilita’ propriocettiva a partenza corticale (esercizi di posizionamento e riposizionamento articolare)
Si consiglia inoltre al paziente di evitare la stazione eretta prolungata e di diminuire le attivita’ in caso di comparsa di dolore e tumefazione del ginocchio
Fase 2 : Fase della transizione (6-12 settimana)
Criteri per il passaggio alla seconda fase:
-recupero di estensione passiva completa, flessione di circa 120°
-presenza di minimo doloree gonfiore
Obiettivi:
- rieducazione deambulatoria
- incremento graduale dell’articolarita’
- incremento graduale della stenia di quadricipite e flessori
- incremento graduale delle attivita’ funzionali
1. Carico progressivo fino a totale (quanto tollerato) e abbandono dei bastoni dalla 7 settimana
2. graduale incremento del range articolare con esercizi di flessione passiva assistita e mantenimento di estensione completa eventualmente con uso di posture in estensione. Continuare con mobilizzazione rotulea su tutti i piani dello spazio
3. rinforzo muscolare con esercizi in caneta cinetica chiusa (mini squat 0°-40°), graduale incremento delle ripetizioni e dei carichi alla leg-extension, cicloergometro progressivo (subito per 10 minuti, quindi incremento graduale della durata dell’esercizio fino ad un massimo di 30 minuti)
Esercizi di recupero della propriocettivita’ a partenza sotto-corticale(pedana stabilometrica e uso di tavolette poste in serie alla fine della 2 fase)
Si consiglia inoltre al paziente di incrementare progressivamente il tempo medio di postura in stazione eretta e di cammino.
Fase 3 : Fase della maturazione (12-24 settimana)
Criteri per passare alla fase 3:
-r.o.m completo (0°-135°)
-stenia del quadricipite= 70% rispetto al controlaterale (valutazione al dinamometro con test isometrico) e stenia dei flessori= 70% rispetto al controlaterale (valutazione al dinamometro con test isometrico)
-assenza (o minimo) dolore e gonfiore
Obiettivi
- incremento graduale di forza e resistenza muscolare di quadricipite e flessori
- incremento delle attivita’ funzionali
1. rinforzo muscolare: leg press (0°-90°), esercizi in catena cinetica chiusa (mezzo squat 0°-60°), leg extension (0°-90°), leg curl (90°-0°), step, cicloergometro, nuoto (evitando lo stile rana)
2. incremento delle attivita’ funzionali con incremento di durata velocita’ e pendenza del cammino, iniziare con un jogging leggero verso la fine della fase 3 (circa 5 mese)
Fase 4 : Fase del recupero funzionale (24-52 settimana)
Criteri per passare alla fase 4:
-r.o.m completo (0°-135°) in assenza di dolore
-stenia del quadricipite= 90% rispetto al controlaterale (valutazione al dinamometro con test isometrico) e stenia dei flessori= 90% rispetto al controlaterale (valutazione al dinamometro con test isometrico)
-assenza dolore e gonfiore
Obiettivi:
- graduale ritorno alle attivita’ funzionali senza limitazioni
1. rinforzo muscolare con esercizi in catena cinetica aperta e chiusa (con progressione costante dei carichi), esercizi pliometrici (dopo il 9 mese)
2. esercizi di recupero della sensibilita’ propriocettiva a partenza spinale (esercizi di stabilizzazione dinamica riflessa), esercizi di agilita’ e coordinazione , recupero del gesto atletico, progressione della attivita’ di corsa
Il ritorno allo sport e’ previsto a
-distanza di 9 mesi per sport a basso e medio impatto
-distanza di 10-12 mesi per sport a elevato impatto.
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